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Listini: momento di tregua

Saverio Berlinzani
October 05, 2023


Ieri i listini globali hanno tentato un recupero, in una giornata che potremmo definire di tregua, con il sell off sui titoli di Stato che, almeno temporaneamente, si è arrestato. I listini americani sono infatti rimbalzati, con il Dow Jones che ha chiuso positivo dello 0.39% mentre S&P e Nasdaq hanno guadagnato rispettivamente lo 0.81% e l’1.35%.


I dati di ieri sono usciti contrastanti: da un lato l’ISM dei servizi PMI ha evidenziato ancora una crescita, seppur più lenta rispetto al recente passato, ma con il settore degli ordini all’industria saliti più del previsto, mentre dall’altro l’Adp ha confermato che il settore privato americano ha creato meno posti di lavoro ed è stato quello che ha permesso ai mercati di respirare.


Questa notte i mercati azionari asiatici hanno recuperato, spingendo al ribasso i rendimenti dei titoli di stato, con il decennale Usa sceso al 4.7%, dopo che ieri era salito sui massimi dal 2007. Tra i dati pubblicati questa notte va segnalata la bilancia commerciale australiana, salita a 9.64 miliardi di surplus ad agosto, un dato superiore rispetto ai 7.3 miliardi del mese precedente e migliore del consensus. Cresce l’export verso la Cina, il principale partner commerciale, mentre le importazioni diminuiscono dello 0.4%. 


VALUTE


Ieri euro e sterlina hanno recuperato qualcosa, in una sessione caratterizzata da un rimbalzo tecnico che pareva dovuto, date le divergenze e gli eccessi di ipercomprato sul dollaro. Ma, per il momento, tali recuperi non scalfiscono minimamente un quadro tecnico ancora decisamente favorevole alla divisa americana.


Tecnicamente potrebbe essersi anche un rimbalzo fino a 1.0600-20 e 1.2280-90 rispettivamente su EurUsd e GbpUsd, ma anche in una simile eventualità, ciò non basterebbe per decretare la fine del rialzo del dollaro. Sullo yen c’è poco da dire perché il delta tasso pesa come un macigno sui venditori di biglietti verdi. Si registra comunque un rafforzamento leggero dello yen con il UsdJpy che questa notte è sceso a 148.50 dal 149.10 di ieri, allontanandosi dal fatidico livello di 150.


Sul fronte materie prime segnaliamo il ribasso del petrolio che tocca il livello più basso dall’inizio di settembre, con il Wti a 84.70 e il Brent a 86.20. L’oro dal canto suo continua a scendere e si avvicina al primo supporto chiave posto a quota 1.804, con la possibilità di scendere anche in area 1.700 come obiettivo possibile nel medio termine.


Oggi segnaliamo i Jobless Claims e la bilancia commerciale Usa, mentre dal Vecchio Continente sono attesi i Pmi delle costruzioni. Il vero market mover, tuttavia, sarà il dato relativo ai Non Farm Payrolls di domani, che potrebbe generare forte volatilità e fornire indicazioni circa il futuro andamento dei tassi di interesse.


Buona giornata e buon trading.


Saverio Berlinzani