VALUTE
Il dollaro USA è salito nelle prime ore di martedì, in attesa della pubblicazione dei dati sull'inflazione statunitense di gennaio. Gli analisti prevedono una riduzione dell'indice dei prezzi al consumo, anche se dovrebbe rimanere significativamente al di sopra dell'obiettivo del 2% fissato dalla Federal Reserve.
Il consenso tra gli analisti è che l'inflazione statunitense raggiungerà il 3,7% a gennaio e, se queste previsioni si concretizzeranno, le probabilità di un taglio dei tassi della Fed a marzo diminuiranno notevolmente e anche maggio apparirà sempre più remoto.
Anche giugno è ora visto con scetticismo per un taglio dei tassi di 25 punti base, dato che l'inflazione persiste al di sopra dell'obiettivo e l'economia dimostra una resilienza che pochi avevano previsto. Alla luce di questi sviluppi, è possibile un ulteriore apprezzamento del dollaro rispetto alle altre principali valute.
Ricardo Evangelista - Analista Senior, ActivTrades
AZIONARIO EUROPEO
Martedì i mercati europei hanno aperto in leggero ribasso da Francoforte a Madrid, prolungando il sentimento di incertezza registrato in Asia, mentre gli investitori si preparano al rapporto sull'inflazione negli Stati Uniti.
Tutti gli occhi saranno puntati sui dati del CPI statunitense di oggi nel tardo pomeriggio, con gli operatori a breve termine e gli investitori a lungo termine che si aspettano picchi di volatilità su un'ampia gamma di asset in seguito alla pubblicazione di uno degli indicatori chiave per la politica monetaria della FED.
Il rapporto dovrebbe mostrare un'ulteriore diminuzione della pressione sui prezzi, dal 3,4% al 2,9% (a/a), confermando lo scenario di "atterraggio morbido" che molti avevano previsto.
La decelerazione dell'inflazione sarebbe percepita come una buona notizia per gli operatori azionari, vista come un semaforo verde per portare i benchmark azionari su livelli più alti, poiché la possibilità di un approccio più dovish da parte della FED aumenterebbe significativamente.
Tuttavia, se i dati di oggi pomeriggio dovessero risultare più alti del previsto, potremmo aspettarci una forte azione ribassista sui mercati azionari, soprattutto perché la maggior parte dei benchmark scambia già vicino ai livelli storici.
Per il momento, l'indice STOXX-50 scambia appena al di sopra della sua trendline rialzista di breve termine, a 4.715,0 punti.
I titoli del settore sanitario sono gli unici in verde, mentre l'indice paneuropeo è per lo più guidato al ribasso dai titoli tecnologici questa mattina.
Non ci aspettiamo un breakout significativo prima dei dati di oggi pomeriggio. I 4.700,0pts/4.715,0pts dovrebbero essere visti come un forte livello di supporto per i mercati, mentre 4.750,0pts rimane la resistenza più significativa nel breve termine.
Pierre Veyret - Analista Tecnico, ActivTrades
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